La filiera della cosmetica è mediamente contraddistinta da marginalità elevate; anche per questa ragione, è probabile che la cultura del controllo di gestione nel tempo non si sia molto diffusa rispetto ad altri settori, nei quali la profittabilità è inferiore e l’attenzione all’incidenza dei costi lungo tutto il processo è molto precisa.
In un periodo di incertezza come quello che stiamo vivendo, per il generale rincaro, le difficoltà di reperimento delle materie prime e gli incisivi aumenti di energia, non compiere delle scelte in anticipo rischia di ridurre di molto gli utili attesi.
Conosci il Punto di Pareggio della tua impresa e sai che lo puoi utilizzare per prendere delle importanti decisioni aziendali?
Il punto di pareggio, in inglese Break Even Point (BEP), è quel valore di fatturato che ti permette di coprire tutti i costi. È quindi il valore delle vendite a partire dal quale l’azienda, per ogni euro in più di fatturato, inizia a guadagnare, poiché i ricavi sono superiori ai costi.
Questo indicatore è molto utile se calcolato in anticipo, sulla base di dati storici o su una previsione di budget, perché offre a chi gestisce l’azienda l’obiettivo minimo di vendita per coprire i costi.
Fatturare sotto questo valore significa generare delle perdite.
Per calcolare il Punto di Pareggio, serve prima trovare il Margine di Contribuzione. Questo è il margine generato dalle vendite, che contribuisce a coprire i costi fissi dell’azienda, cioè quei costi che sono indipendenti e non collegati in modo proporzionale alle vendite (ad esempio l’affitto, gli oneri finanziari, i costi di marketing ecc.).
Il Margine di Contribuzione si ricava sottraendo ai ricavi di vendita i costi variabili, cioè tutti quei costi che cambiano al variare del fatturato, perché rappresentano le componenti del prodotto o perché sono collegati alle vendite.
Esempi di costi variabili sono le materie prime, i prodotti di consumo che servono per la produzione di un determinato prodotto, i costi di trasporto collegati alla vendita e all’acquisto, le provvigioni sulle vendite ad agenti di commercio.
Il primo dei vantaggi che conoscere il Punto di Pareggio della tua azienda offre è avere un obiettivo minimo di fatturato da raggiungere.
Nel calcolare il punto di pareggio, potrebbe emergere che i costi variabili hanno un’incidenza troppo elevata e/o che i costi fissi sono eccessivi; questo è il caso che potrebbe accadere nel contesto storico attuale a causa del rincaro energetico. Ciò potrebbe portare il Punto di Pareggio a un livello di ricavi di vendita talmente elevato da non essere raggiungibile in un anno.
Se chi governa l’impresa effettua queste analisi in anticipo e in modo continuativo, può agire intervenendo tempestivamente con azioni correttive mirate.
Nulla può essere lasciato all’improvvisazione: grazie alle analisi dei costi, la direzione aziendale ha a sua disposizione delle indicazioni precise da seguire per tutelare le marginalità attese, anche in un momento in cui il mercato mondiale è incerto. Per questo è importante:
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